Antonio Vite (Antonio di Vita Ricci), notizie dal 1379 al 1407
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Identifier
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antonio.vite
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Description
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Pittore pistoiese, attivo anche a Firenze, Pescia e Prato, al quale si attribuisce un numero cospicuo di opere, tutte ad affresco. La sua formazione avvenne tra gli anni Sessanta e Settanta del Trecento nella sua città natale, risentendo dell'influsso delle opere lasciate nella città da artisti forestieri: il bolognese 'Dalmasio' -che aveva affrescato la cappella maggiore della chiesa di San Francesco- e il fiorentino Niccolò di Tommaso, autore degli affreschi nello Spedale del Tau. Nel 1379 Antonio riceve dall'Opera di San Jacopo l'incarico di affresco con Storie del Vecchio Testamento la navata centrale della cattedrale. Questo ciclo, di cui restano pochi frammenti, testimonio il sicuro prestigio di cui ormai gode. Nel 1385 tuttavia risulta residente a Firenze, nel popolo di Santa Trinita, ma tale soggiorno ebbe breve durata dal momento che già l'anno successivo è ricordato a Pistoia. Nei decenni successivi, fino alla morte, con la sua bottega, risulta impegnato nella realizzazione delle più importanti campagne decorative a Pistoia (San Francesco, San Domenico, Santa Maria a Ripalta), ma anche a Pescia e a Prato (San Pietro a Galciana di Prata). A Pescia, nella cappella maggiore della chiesa di San Francesco, esegue un ciclo di affreschi con Storie della Vergine, in cui si conserva la firma 'Antonio de Pistorio' e la data 1393, ad oggi unico e imprescindibile punto di partenza per la ricostruzione della sua attività.
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Bibliographic Citation
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M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento, Firenze 1975, pp. 149-151, 283-285.
U. Feraci, Antonio Vite e la pittura tardogotica pistoiese, in 'Proporzioni', n.s., VII-VIII, 2006-2007, pp. 7-48.
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G. Guazzini, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 99, 2021
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